Gli 8 argomenti da studiare per il concorso docenti [aggiornati]

Se ti stai preparando per il concorso docenti che dovrà essere espletato nel 2025, ti starai chiedendo che cosa devi studiare.

In questo articolo, ti guiderò sulle prove del concorso e su che cosa devi studiare per passare la prova scritta.

Ti spiegherò:

  • Come funzionano le prove del concorso scuola
  • Gli 8 macro-argomenti che dovrai studiare secondo il programma concorsuale ufficiale
  • Che cosa comprende ogni argomento
  • Dove potrai studiare tutti gli argomenti per la prova scritta


Cominciamo con l’approfondimento!

Il formato del concorso

Partiamo anzitutto ricordando che, in base al decreto ministeriale 205 pubblicato il 29 novembre 2023, e confermato dal decreto pubblicato l’8 novembre 2024, il concorso PNRR2 si comporrà di due prove:

  • una prova scritta, ossia un quiz a risposta multipla a computer comprendente 50 quesiti
  • una prova orale per chi passerà la prova scritta con almeno 70/100, che consisterà in una lezione simulata sul tema di una traccia estratta 24 ore prima dell’esame e delle domande sulle discipline specifiche della classe di concorso

La nuova prova scritta: una novità

Soffermiamoci ora sulla prova scritta.

La prova scritta di questo concorso sarà diversa dai concorsi docenti ordinari e straordinari degli ultimi anni: nei concorsi precedenti, infatti, la prova scritta era diversa per ogni classe di concorso e comprendeva domande specifiche sulle materie disciplinari. Nel contesto dell’ultimo concorso ordinario, i docenti delle classi di concorso di lingua inglese (AB24, AB25 e BB02), per esempio, dovettero rispondere a domande in inglese sugli argomenti specifici per la loro cdc, come la didattica delle lingue straniere, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e le varietà dell’inglese.

Questa nuova procedura concorsuale stravolge questa situazione, presumibilmente per via dei tempi stretti per l’espletamento di questo concorso legato alle procedure del PNRR. Nel concorso PNRR2, infatti, così come nel concorso PNRR1 già espletato, si avrà una prova in italiano, unica e uguale per tutte le classi di concorso.

La prova durerà 100 minuti per 50 quesiti totali.

I quesiti del quiz verteranno sui seguenti argomenti come segue:

  • 10 quesiti sulla pedagogia
  • 15 quesiti sulla psicopedagogia, compresa l’inclusione
  • 15 quesiti sulle metodologie didattiche, compresa la valutazione
  • 5 quesiti sull’uso efficace delle tecnologie digitali
  • 5 quesiti sulla conoscenza della lingua inglese a livello QCER B2

La distribuzione delle domande del quiz e il programma concorsuale

Sapendo come saranno distribuiti i quesiti, il passo successivo per capire che cosa studiare è analizzare il programma concorsuale ufficiale.

Il programma si divide in 2 parti:

  • Parte A1 generale, contenente i temi che saranno oggetto della prova scritta
  • Parte A2 specifica, contenente i temi specifici per ogni classe di concorso che saranno oggetto della prova orale

Per la prova scritta, dovremo quindi concentrarci sulla Parte A1, che puoi leggere e scaricare qui sotto:

Gli 8 argomenti della prova scritta del concorso PNRR2

Leggendo il programma, gli argomenti da studiare possono risultare dispersivi o poco chiari.

Analizzandoli più da vicino, però, gli 8 macro-argomenti da studiare per la prova scritta si possono riassumere in questo modo:

  1. Pedagogia
  2. Psicopedagogia
  3. Inclusione scolastica
  4. Metodologie didattiche
  5. Valutazione
  6. Uso efficace delle tecnologie digitali
  7. Inglese B2
  8. Legislazione scolastica e documenti chiave

Andiamo ad approfondire ognuno degli argomenti brevemente, insieme alle indicazioni su dove potrai studiarli.

1. La pedagogia

Anzitutto, che cosa significa “pedagogia”? Il termine pedagogia deriva dal greco da παιδος (paidos: bambino) e αγω (ago: guidare, condurre, accompagnare). La figura del pedagogo era, nell’Antica Grecia, riconducibile allo schiavo che accompagnava il bambino durante il tragitto tra la casa e la scuola.

La pedagogia affonda quindi le sue origini nell’antica Grecia ed è una disciplina che attraversa tutta la storia fino ai giorni nostri. A differenza della didattica, che si occupa della pratica dell insegnamento, la pedagogia è la scienza generale della formazione e l’educazione degli individui nella loro interezza e pone i valori e gli obiettivi dell’educazione.

Molti sono i filosofi, gli studiosi e i pedagogisti di professione che hanno lasciato un segno e che sono stati oggetto di domande alla prova scritta del concorso nel 2024: a partire da Socrate nell’Antica Grecia e Comenius nel XVII secolo, fino a Rousseau e la sua idea rivoluzionaria di puerocentrismo e Pestalozzi, con la sua educazione popolare.

Molteplici sono anche i contributi più vicini ai giorni nostri: tra i tanti pedagogisti influenti ricordiamo sicuramente quelli afferenti all’attivismo pedagogico, il movimento del ‘900 che vede le scuole nuove come scuole attive e che annovera tra i suoi esponenti studiosi di spicco internazionale come l’italiana Maria Montessori e l’americano John Dewey.

➡️ Dove studiare la pedagogia: Unità 1 del video-corso di preparazione LanguagEd – disponibile gratuitamente in free preview

Johann Heinrich Pestalozzi. Photo by Xavier von Erlach on Unsplash
Johann Heinrich Pestalozzi. Photo by Xavier von Erlach on Unsplash

2. La psicopedagogia

La psicopedagogia è conosciuta anche con il nome di psicologia dell’educazione, o educational psychology in inglese. È una disciplina che fonde psicologia e pedagogia, cercando di rispondere alle domande:

  • Come impariamo?
  • Come migliorare l’apprendimento?

Tra i temi principali afferenti alla psicopedagogia enumerati proprio nel programma ufficiale del concorso, vi sono le teorie dell’apprendimento. Le teorie dell’apprendimento tentano di spiegare come funziona l’apprendimento. Tra le teorie ed esponenti principali, vi sono il comportamentismo (Skinner, Pavlov, Thorndike), il cognitivismo e il costruttivismo (Piaget, Bruner), il socio-costruttivismo (Vygotsky), il connettivismo (Siemens), l’apprendimento sociale (Bandura) e il mastery learning (Bloom).

Ecco un esempio di teoria dell’apprendimento: il socio-costruttivismo, o costruttivismo sociale, di Lev Vygotsky:

Altri argomenti che potrebbero essere oggetto della prova scritta per quanto riguarda la psicopedagogia sono quelli relativi alla psicologia dello sviluppo, come per esempio le teorie dell’attaccamento e le teorie sull’adolescenza.

Altro argomento fondamentale, trattato nell’unità 2 del nostro corso di preparazione, è quello delle cosiddette differenze individuali. Il campo delle differenze individuali cerca di stabilire in che modo determinati fattori individuali, come l’intelligenza, la personalità, il genere o gli “stili di apprendimento”, influenzano l’apprendimento positivamente e negativamente.

➡️ Dove studiare la psicopedagogia: Unità 1 e 2 del video-corso di preparazione di LanguagEd


3. L’inclusione scolastica

Il decreto che regola il concorso straordinario ter annovera l’inclusione scolastica tra gli argomenti di psicopedagogia.

Il Centre for Studies on Inclusive Education (2018) definisce l’inclusione come:

“consentire a tutti gli studenti di partecipare pienamente alla vita e al lavoro delle classi ordinarie , qualsiasi siano le loro esigenze . L’inclusione può essere vista anche come un processo continuo di abbattimento delle barriere all’apprendimento e alla partecipazione per tutti i bambini e i giovani . Al contrario, la segregazione è una tendenza ricorrente a escludere le diversità”

Studiare l’inclusione comprende quindi vari aspetti: in primis, studiare che cosa significa avere Bisogni Educativi Speciali (BES) e come l’attività didattica può supportare gli studenti con BES con la personalizzazione e l’individualizzazione utilizzando, tra le altre, misure dispensative e strumenti compensativi.

Sarà necessario inoltre conoscere la normativa che regola l’inclusione a scuola e che ha portato all’inclusione a scuola. Tra i documenti più importanti citiamo la legge 104/1992, che introduce formalmente la protezione degli studenti disabili e il loro diritto all’integrazione, la Legge 170/2010, che riconosce 4 Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e il diritto al Piano Didattico Personalizzato (PDP) e la Direttiva MIUR BES del 2012, un documento innovativo che definisce tre macro-categorie di Bisogni Educativi Speciali, riconoscendo così la necessità di andare al di là delle sole patologie diagnosticate.

È bene ricordare però che oltre a questi documenti fondamentali, il programma concorsuale aggiornato ha inserito tra i temi da studiare documenti di emanazione molto recente, come “Orientamenti interculturali: Idee e proposte per l’integrazione di alunne e alunni provenienti da contesti migratori” del 2022 e le “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio delle alunne e degli alunni che sono stati adottati” del 2023:

➡️ Dove studiare l’inclusione: Unità 4 del video-corso di preparazione di LanguagEd


4. Metodologie didattiche

Con le metodologie didattiche, si passa all’ambito più pratico degli argomenti da studiare per il concorso.

Andranno anzitutto studiati i metodi didattici per l’apprendimento attivo, tra cui Project-based Learning (apprendimento basato su progetti), Cooperative learning (apprendimento cooperativo), Flipped Classroom (classe capovolta), CLIL (Content and Language Integrated Learning), Inquiry-based Learning (apprendimento basato sull’indagine) e Gamification.

Sarà inoltre opportuno studiare strategie di gestione della classe e del comportamento, anche riconducibili alle varie teorie dell’apprendimento, i modelli di interazione docente-studente, le strategie didattiche, come il brainstorming e il jigsaw, e i ruoli dell’insegnante.

Infine, potrebbero essere oggetto di quiz gli aspetti di progettazione didattica (ovvero: come si pianifica una lezione?) e di programmazione (come si programmano le attività didattiche a livello di Piano Triennale dell’Offerta Formativa?)

➡️ Dove studiare le metodologie didattiche: Unità 3 del video-corso di preparazione LanguagEd


5. La valutazione

Un argomento corposo dell’ambito delle metodologie didattiche e sicuramente centrale nel panorama scolastico italiano è quello della valutazione, a cui non a caso è dedicata un’intera unità del nostro corso di preparazione.

La valutazione è l’oggetto di studio della docimologia, disciplina che si occupa delle problematiche poste dalla valutazione e dalla misurazione. Studiare la valutazione significa studiare anzitutto i concetti chiave che stanno alla base della valutazione, come i vari tipi di validità e l’attendibilità. Sarà poi necessario studiare le varie forme di verifica e valutazione, come le verifiche strutturate, semi strutturate e non strutturate, e la valutazione diagnostica, formativa e sommativa.

La valutazione non si ferma all’ambiente della classe, ma si estende alle valutazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti e alla valutazione dello stesso sistema scolastico. Esistono infatti valutazioni cosiddette standardizzate, che valutano quanto è stato appreso dagli studenti in modo da poter fare delle comparazioni e trarre conclusioni a livello alto. È questo lo scopo delle rilevazioni PISA OCSE e delle prove INVALSI.

La scuola stessa non è esente da valutazione: ecco perché esiste il cosiddetto Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), le cui norme relative fanno parte del programma da studiare per il concorso straordinario ter.

➡️ Dove studiare la valutazione: Unità 6 del video-corso di preparazione LanguagEd

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6. Uso efficace delle tecnologie digitali

Ben 5 quesiti della prova a quiz del concorso saranno dedicati alle “competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.”

Che cosa significa questo? Significa anzitutto che bisognerà conoscere alcune teorie chiave sull’uso delle tecnologie in didattica, come il TPACK e il connettivismo. Bisognerà poi essere in grado di collegare l’utilizzo delle tecnologie a vari metodi e teorie dell’apprendimento.

Sarà poi necessario conoscere gli strumenti tecnologici da utilizzare per una didattica efficace, sia a livello di software (es. app, siti web) sia a livello di hardware (es. LIM, lettori e-book).

Altri temi che potrebbero essere oggetto di domande, anche in base alle prove scritte dei concorsi ordinari, sono le risorse educative aperte (che sono espressamente menzionate anche nel Piano Nazionale Scuola Digitale), le competenze informatiche base applicate alla didattica (es. uso dei browser, uso del Pacchetto Office) e i documenti relativi alla prevenzione del cyberbullismo.

➡️ Dove studiare le tecnologie: Unità 7 del video-corso di preparazione LanguagEd

7. Conoscenza dell’inglese B2

L’articolo 37 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ha introdotto ufficialmente la conoscenza di una lingua straniera come requisito nei concorsi pubblici. Questa lingua straniera è quasi sempre l’inglese e il concorso docenti non ne è quindi esente.

La prova scritta del concorso straordinario ter prevederà 5 quesiti di inglese a livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER).

Il QCER descrive che cosa vuol dire essere competenti in una lingua straniera in 6 livelli: A1, A2, B1, B2, C1 e C2. I descrittori si riferiscono a vari ambiti della competenza linguistica, tra cui la ricezione (ascolto e lettura), la produzione orale e scritta, la mediazione e l’interazione.

A livello generale, secondo il QCER, un utente di livello B2 è definito “autonomo” poiché

è in grado di comprendere le idee fondamentali di testi complessi su argomenti sia concreti sia astratti, comprese le discussioni tecniche nel proprio settore di specializzazione. È in grado di interagire con relativa scioltezza e spontaneità, tanto che l’interazione con un parlante nativo si sviluppa senza eccessiva fatica e tensione. Sa produrre testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti e esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, esponendo i pro e i contro delle diverse opzioni.

Come saranno testati tutte queste abilità nel quiz del concorso straordinario ter? Con ogni probabilità, essendo un test computer based a risposta multipla, saranno testate solo le abilità di comprensione scritta e la comprensione e l’uso della grammatica e del lessico in contesto.

Tra i vari temi grammaticali e lessicali tipici del livello B2 che potrebbero essere oggetto di domande, vi sono, a titolo esemplificativo, i tempi verbali (es. present perfect, past perfect, past continuous, future perfect), le domande indirette, il reported speech, i phrasal verbs, le collocazioni e le espressioni idiomatiche.

Per un approfondimento specifico sulle 5 domande di inglese e come prepararsi, vai al nostro articolo dedicato.

➡️ Dove studiare l’inglese B2: Unità 9 del video-corso di preparazione di LanguagEd


8. La legislazione scolastica e i documenti chiave

La legislazione scolastica è stata oggetto di molti dubbi negli ultimi mesi, in quanto fino alla pubblicazione del programma concorsuale ufficiale, non era chiaro se sarebbe stata oggetto di domande del quiz.

Domande puramente di legislazione scolastica sono state tradizionalmente parte delle prove concorsuali dei TFA. Nel caso del concorso straordinario ter, la legislazione fa sicuramente parte della Parte A1 del programma e quindi potrebbe essere oggetto della prova scritta.

Guardando il programma, sembra una lista lunga e complicata di leggi, ma in realtà la strategia da adottare è quella di contestualizzarle. Gran parte delle leggi comprese nel programma fanno infatti riferimento a 3 temi: valutazione di apprendimenti e sistema scolastico, inclusione e autonomia scolastica. È quindi raccomandabile studiare queste norme in contesto, come fanno le nostre video-lezioni e come è plausibile facciano anche le domande della prova scritta.

Oltre alla normativa italiana, il programma include alcuni documenti internazionali da conoscere, come l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Risoluzione del Consiglio su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzionee della formazione verso uno spazio europeo dell’istruzione e oltre e la Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente.

➡️ Dove studiare la legislazione: Unità 5 e 8 del video-corso di preparazione LanguagEd


Dove studiare questi 8 argomenti per la prova scritta?

Se vuoi studiare questi 8 macro-argomenti per la prova scritta, puoi farlo con il nostro video-corso guidato. Il corso è stato scritto e revisionato dal team di esperti LanguagEd, che hanno aiutato centinaia di docenti a superare i concorsi ordinari e straordinari.

Il corso di preparazione alla prova scritta tratta tutti gli argomenti in modo conciso e con quiz a risposta multipla con cui potrai prepararti all’esame.

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Se invece ti stai preparando per le cdc di inglese AB24, AB25 e BB02, scopri il corso dedicato:

Spero che questo approfondimento ti sia stato utile per orientarti sugli argomenti da studiare per il concorso!


Aggiornamento 11 marzo 2024: domande uscite al concorso

Per prepararti negli ultimi giorni prima delle prove scritte, leggi la nostra lista delle domande uscite alla prova scritta del concorso (in continuo aggiornamento in tempo reale):


Hai domande sul concorso? Scrivici pure tramite questo form e saremo lieti di aiutarti a capire il concorso e trovare il percorso di preparazione più adatto alle tue esigenze:

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