Che cosa studiare per il concorso docenti nelle classi di concorso di lingua inglese: Parte generale A1

concorso

Questo articolo si riferisce ai concorsi ordinario, straordinario e straordinario bis indetti tra il 2020 e il 2022. Nonostante la trattazione dei temi di metodologie rimanga valida, se ti stai preparando per il concorso straordinario ter 2024, ti consigliamo di leggere la nuova guida dedicata aggiornata.

Hai letto il programma del concorso ordinario e del concorso straordinario bis ma stai facendo fatica a capire su quali temi concentrarti?

Allora sei nel posto giusto. In questa serie di blog, ci occuperemo di una domanda che ci hanno fatto in molte/i:

Quali sono precisamente gli argomenti di metodologie da studiare per il concorso ordinario?

Chiara Bruzzano e Sylvia Provenzano, esperte di metodologie didattiche in inglese, rispondono a questa domanda riguardo le classi di concorso AB24, AB25 e B02.

In questo articolo, parleremo di:

  • 4 punti della parte generale A1 del programma
  • I temi di didattica delle lingue da studiare per questi 4 punti
  • Esempi di materiali di studio accessibili gratuitamente
  • Una tabella riassuntiva con i temi di didattica delle lingue del programma da studiare

Nel nostro prossimo articolo della serie, tratteremo invece le parti specifiche delle tre classi di concorso per la prima prova scritta in inglese.

Aggiornamento 12 aprile 2023 (eventuale concorso in estate): il 6 aprile 2023, il MIUR ha annunciato un nuovo concorso straordinario per docenti con 36 mesi di servizio o 24 CFU. Non vi sono ancora notizie certe su formato dell’esame (orale, domande aperte, risposta multipla) né sul programma. Tuttavia, i programmi concorsuali per AB24, AB25 e BB02 sono sempre rimasti uguali per tutti i concorsi degli ultimi anni: ciò che segue è quindi una trattazione degli argomenti concorsuali disponibili al momento.

I temi di didattica delle lingue nella parte generale del programma

Nella parte generale del programma (pagina 1 di questo allegato), si specifica che i candidati devono “dimostrare il possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali correlati al posto specifico”. In questo senso, capiamo quindi che per le classi di concorso di lingua inglese, è bene concentrarsi su come i punti del programma si riferiscono nello specifico all’insegnamento dell’inglese come lingua straniera. Emergono quattro punti in particolare da considerare in riferimento alla didattica delle lingue:

Punto 1: Progettazione curricolare

Punto 3: Collaborazione tra docenti

Punto 4: Didattica individualizzata e personalizzata

Punto 5: Utilizzo di tecnologie nella didattica

Andiamo ora a esaminare ogni punto nel dettaglio.

Punto 1: Progettazione curricolare

Al punto 1 leggiamo:

dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici, come individuati dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida vigenti, al fine di realizzare un’efficace mediazione metodologico-didattica, una solida progettazione curricolare e interdisciplinare e di adottare opportuni strumenti di osservazione, verifica e valutazione degli alunni, nonché idonee strategie per il miglioramento continuo dei percorsi messi in atto

Colleghiamo ora i punti principali ai temi di didattica dell’inglese:

Progettazione curricolare e interdisciplinareCome programmare una lezione, unità didattica e unità di apprendimento: individuare obiettivi, materiali, conoscenze pregresse dei discenti, ecc. (PowerPoint riassuntivo disponibile gratuitamente nell’Unità 1 di questo corso);
– Creazione di progetti interdisciplinari con Project-based learning (PBL)
– I metodi di immersione linguistica che favoriscono l’apprendimento linguistico tramite la veicolazione di contenuti: Content and Language Integrated Learning (CLIL)
Strategie per il miglioramento continuoStrategie per la valutazione e l’autovalutazione del docente di inglese
La ricerca-azione come strategia di sviluppo professionale del docente di lingua
Strumenti di osservazione, verifica e valutazione– Le diverse forme di valutazione linguistica (language assessment): diretta e indiretta, sommativa e formativa, oggettiva e soggettiva, formale e informale
– La valutazione tra pari
– L’ autovalutazione

Ed ecco un esempio pratico di autovalutazione nelle abilità ricettive (ascolto e lettura) estratto dal nostro corso Designing Activities and Lessons: concorso preparation:

Punto 3: Collaborazione tra docenti

Al punto 3 dell’allegato del programma, possiamo leggere:

conoscenze pedagogico-didattiche e competenze sociali finalizzate all’attivazione di una positiva relazione educativa, in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico e con l’intera comunità professionale della scuola, anche realizzando esperienze di continuità orizzontale e verticale

Dal punto di vista dei docenti di lingua, questo punto si sviluppa soprattutto riguardo la collaborazione con i docenti incaricati del CLIL (Content and Language Integrated Learning). All’interno delle scuole italiane, infatti, esiste la necessità di continua collaborazione tra docenti di lingua straniera e docenti specializzati nelle lezioni di materie in lingua straniera. Ricordiamo, infatti, che proprio questo argomento è stato oggetto di esame nelle prove di concorso del 2016:

 “Content and language integrated learning (CLIL) has emerged as a significant curriculum trend in Europe. CLIL is an approach to bilingual education in which both curriculum content – such as Science or Geography – and English are taught together. CLIL changes the working relationships within schools, and requires a cultural change of a kind which is often difficult to bring about within educational institutions. English teachers have to work closely with subject teachers to ensure that language development is appropriately catered for” (Graddol, 2006:86).

Briefly discuss the above statement and provide an example of ways subject and foreign language teachers may collaborate within CLIL, highlighting the role and functions of the English teacher.

Puoi cominciare a leggere di questo tema in questo articolo dello studioso Victor Pavón.

Punto 4: Didattica individualizzata e personalizzata

Al punto 4 arriviamo a un tema che ha assunto rilevanza sempre maggiore negli ultimi anni:

conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione all’obiettivo dell’inclusione scolastica.

Collegando il punto alla didattica dell’inglese, avremo i seguenti temi:

Strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata– La personalizzazione dell’apprendimento linguistico in base a interessi ed esperienze personali degli studentiL’individualizzazione dell’apprendimento linguistico: uso di metodi, pratiche e materiali diversi per soddisfare le esigenze di studenti diversi (compresa l’inclusione)
– La didattica learner-centred e teacher-centred
Inclusione scolastica– Specific Learning Difficulties (es. Dislessia, disgrafia) e impatto sull’apprendimento linguistico
– Come adeguare i materiali didattici per studenti con difficoltà specifiche

Punto 5: Utilizzo di tecnologie nella didattica

Infine, arriviamo al punto 5 della Parte A1, che recita:

competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento

Sappiamo bene che questo tema si è rivelato particolarmente importante nell’ultimo anno a causa dell’emergere di didattica a distanza (DaD) e didattica digitale integrata (DDI).

people sitting down near table with assorted laptop computers

A livello di didattica delle lingue straniere e dell’inglese in particolare, le tecnologie hanno aperto un mondo di risorse e strumenti, molti dei quali open source, che hanno rivoluzionato la natura delle lezioni: a partire dall’utilizzo di Interactive Whiteboard, fino alle Open Educational Resources e l’immensa quantità di materiali autentici per ascolto e lettura accessibili gratuitamente online.

Vediamo quindi più nel dettaglio alcuni possibili temi collegati all’argomento della tecnologia:

Uso didattico delle tecnologie– Technology-enhanced language learning: History of CALL (Computer-Assisted Language Learning)
– La teoria del Connettivismo
– Open Educational Resources
– Didattica online: attività sincrone e asincrone
Come strutturare un corso online
– Insegnare le 4 abilità con l’ausilio delle tecnologie (e.g. forum, wiki, blog, podcast)
La valutazione in DaD

Conclusione

Eccoci alla fine del nostro excursus sui punti principali della parte generale del programma del concorso ordinario e del concorso straordinaio bis e come questi si collegano ai principali temi di didattica delle lingue in particolare.

Speriamo vi sia stato utile! Quale di questi temi trovi più ostico? Faccelo sapere nei commenti!

Nel prossimo post: 6 temi di didattica dell’inglese nel programma della prima prova scritta delle classi di concorso AB24, AB25 e B02.

Vuoi scaricare una tabella riassuntiva di tutti i temi di didattica delle lingue? Completa il form per riceverle gratuitamente via email!

Se invece vuoi studiare gli argomenti di cui abbiamo parlato in questo articolo, puoi provare gratuitamente i nostri corsi appositi e approfittare della nostra offerta per acquistare il pacchetto con tutti e 4 i corsi con un unico pagamento e il 10% di sconto!

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5 commenti su “Che cosa studiare per il concorso docenti nelle classi di concorso di lingua inglese: Parte generale A1”

  1. Alessandra Iannelli

    Buongiorno, ho provato il vostro corso e mi sento di dire che è davvero ben fatto, complimenti! i contenuti sono complessi ma ben raccolti, ben spiegati e poi i quiz finali molto utili per memorizzare i concetti principali, oltre che per una autovalutazione. Mi chiedo, però, in visione delle nuove modalità con cui, forse, si terrà il concorso ordinario, se pensate di variare i contenuti dei vostri corsi. Grazie. Buon lavoro. Alessandra

    1. Buongiorno Alessandra,

      grazie mille per il commento e per il feedback positivo – sono molto contenta che i corsi le siano stati utili! La sua è un’ottima domanda, che ci hanno già fatto e a cui mi fa piacere rispondere.

      In prima battuta, il programma concorsuale non è stato modificato, di conseguenza a livello di argomenti, questi rimangono gli stessi – sia quelli di lingua/letteratura/pedagogia generale, sia quelli di metodologie di insegnamento linguistico, che come sa è ciò di cui ci occupiamo. Per questo motivo abbiamo ritenuto di non modificare gli argomenti dei nostri corsi, che rimangono in linea col programma concorsuale salvo eventuali future modifiche (a cui naturalmente faremmo seguito). Sarebbe stato inoltre problematico fare modifiche sostanziali ai contenuti dei corsi “in corso d’opera”, visto che abbiamo tanti iscritti che li stanno studiando proprio ora.

      A livello di modalità invece, che come dice correttamente sono cambiate, ci siamo già attivate da settimane per adeguarci alla nuova modalità domande a risposta multipla + esame orale. Per quanto riguarda le prime, abbiamo già pubblicato un corso, Multiple Choice Quizzes, comprendente 250 domande a risposta multipla + 250 spiegazioni, che forniscono dettagli sulle risposte giuste e sbagliate di ogni domanda. Grazie a questo corso, i nostri iscritti possono esercitarsi con il nuovo formato del concorso e consolidare le nozioni di metodologie. Inoltre, il corso Multiple Choice Quizzes comprende tutta una sezione di grammatica e linguistica, che a sua volta potrebbe essere utile ai fini dell’esame scritto. Specialmente a fronte del fatto che il ministero non ha finora pubblicato una banca dati di domande, i nostri corsisti stanno trovando le nostre domande utili per prepararsi. L’altro aspetto su cui ci siamo interrogate in merito al formato dell’esame è stato se rimuovere le domande aperte (essay questions) o se lasciarle. Alla fine abbiamo optato per lasciarle perché a detta dei nostri iscritti costituiscono comunque un buon modo per ripassare e rielaborare i concetti. Naturalmente non è più necessario esercitarsi a scriverle (anche se potrebbe diventarlo nuovamente in un nuovo concorso ordinario, se dovessero ritornare in essere le precedenti modalità).

      Infine, a livello di modalità dell’esame orale, nonostante anche qui non vi siano certezze, se l’esame richiederà l’elaborazione di una lezione o Unità di Apprendimento, i nostri corsi rimangono validi nella loro forma corrente proprio per la preparazione in questo senso. Mi riferisco non solo a Language Teaching Methodology, ma anche e soprattutto a Designing Activities and Lessons e Teaching Literature in the Language Classroom, che fungono proprio da guida nell’elaborazione di lesson plan e spiegano come giustificarli in riferimento alla teoria didattica.

      Spero di essere stata chiara ed esaustiva, Alessandra, ma mi faccia sapere se desidera altre informazioni! Mi ha dato anche l’idea per scrivere un nuovo post sul blog di Q&A su queste domande che stiamo ricevendo, spero di riuscire a scriverlo presto!

      Cordialmente,

      Chiara

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